Apt Firenze
FIRENZE: TAGLIATO IL TRAGUARDO DEI 20 MILA VISITATORI ALLA MOSTRA “ORI ARGENTI GEMME”.
Sta riscuotendo un grande successo di pubblico l’esposizione a Palazzo Medici Riccardi di quindici capolavori di oreficeria in corso di restauro o restaurati dall’Opificio delle Pietre Dure dal XII al XVII secolo.”Una conferma della nostra vocazione ad ospitare piccole mostre ma di altissima qualità”ha detto l’Assessore Folonari.
Dal giorno dell’inaugurazione lo scorso 30 settembre, fino a ieri, sono stati superati i 20 mila i visitatori della mostra “Ori Argenti Gemme - i restauri dell’Opificio delle Pietre Dure”” organizzata dalla Provincia di Firenze a Palazzo Medici Riccardi con un contributo dell’Apt di Firenze. La mostra si inserisce nel quadro di collaborazione tra Opificio e Provincia di Firenze avviato dal 2005 dal Soprintendente Cristina Acidini e dal Presidente Matteo Renzi. “Ori Argenti Gemme” propone 15 capolavori dell’oreficeria che vanno dal XII secolo alla metà del XVII e che provengono da diverse città italiane. Queste opere realizzate da grandi artisti tra cui il Verrocchio e Antonio del Pollaiolo, mettono in evidenza l’attività di restauro che l’Opificio, sotto la direzione di Clarice Innocenti, che ha curato la mostra, e il coordinamento tecnico di Giorgio Pieri, svolge con un lavoro di altissima qualità sia dal punto di vista metodologico che con l’uso di tecnologie innovative su opere di grandissimo livello artistico. L’itinerario della mostra si snoda attraverso le quattro sale di Palazzo Medici Riccardi dedicate agli spazi espositivi che si affacciano sul cortile di Michelozzo, “ridisegnate” in questa occasione secondo un percorso che valorizza, anche attraverso l’oscurità, la preziosità e la lucentezza di queste opere. Tra queste opere che verranno presto restaurate: la straordinaria Corona della Madonna della Visitazione (Enna, Chiesa di Maria Santissima della Visitazione), opera documentata di Leonardo Montalbano (1653) e la Croce-reliquiario, detta “Croce Santa”, prezioso capolavoro duecentesco, appartenente alla Pinacoteca Comunale di Castiglion Fiorentino (Arezzo). E poi altri capolavori in corso di restauro in modo di poter documentare le diverse fasi: la Croce astile (argento e smalti), del secolo XIV e il Calice in argento, opera di Cosimo Merlini, datato 1637, entrambi da Luco di Mugello (Firenze); la Gruccia di San Giovanni Gualberto, in argento, avorio e smalti (dall’Abbazia di Vallombrosa, secolo XVI), i due Angeli argentei del Reliquiario di San Gerolamo, opera di Antonio di Salvi, 1489 (dal Museo dell’Opera del Duomo di Firenze), uno prima della pulitura, l’altro a pulitura terminata. Le tre formelle, Giovanni Battista davanti a Erode, di scultore trecentesco, la Nascita del Battista, di Antonio del Pollaiolo, la Decollazione del Battista di Andrea del Verrocchio, oltre a una galleria di santi entro nicchie, risalente alla fase trecentesca dell’esecuzione. Di straordinario interesse sono poi le due opere di oreficeria siciliana esposte: il Pellicano che nutre i piccoli, pendente in oro, smalti, pietre, databile ai primi del XVII secolo (Enna, Chiesa di Maria Santissima della Visitazione); e l’Ostensorio di Sant’Ignazio Martire, la cosiddetta Sfera d’oro, opera di Leonardo Montalbano, documentata al 1640 (Palermo, Galleria Regionale), il cui restauro rappresenta per l’Opificio il risultato più spettacolare.
“Sono entusiasta del successo di questa mostra – sottolinea Giovanna Folonari Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze – perché rappresenta un vero gioiello ricco di curiosità e di sorprese sia per gli addetti ai lavori che per il grande pubblico e conferma la nostra vocazione ad ospitare piccole mostre ma di altissima qualità. E’ anche un motivo di riflessione – aggiunge - sullo straordinario patrimonio di saperi, umani e tecnologici, dell’Opificio delle Pietre Dure sempre più realtà di eccellenza a livello mondiale nel settore del restauro”. Il catalogo è stato realizzato da Mandragora. La mostra sarà aperta al pubblico fino all'8 gennaio tutti i giorni dalle ore 09.00 alle 19.00 escluso il mercoledì. Il prezzo del biglietto è di 5 euro intero e 3,5 euro ridotto e comprende anche tutto il percorso museale di Palazzo Medici. Per informazioni, o per prenotazioni di visite guidate, si può telefonare alla biglietteria di Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 3 tel. 055.2760340, oppure Ufficio Informazioni Turistiche APT Firenze tel. 055 290832/3, siti internet www.palazzo-medici.it, www.firenzeturismo.it.
23/11/2007 12.48
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