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La consapevolezza del proprio controtransfert è oggi considerata strumento indispensabile per il processo terapeutico. Il nuovo libro di Christoph Helferich affronta questa tematica sia sul piano teorico che su quello esperienziale: l’autore percorre l’evoluzione teorica del concetto a partire dalla prima elaborazione freudiana fino all’odierno pensiero analitico e presenta anche una descrizione della propria esperienza con un paziente lungo durata un anno e mezzo.
Domani l’autore presenterà il suo libro “Due animali in una stanza. Diario di controtrasnfert”, edito da Franco Angeli, in un incontro a Villa Bandini, nella Sala Paradiso (in via di Ripoli, 118).
L’incontro, ad ingresso libero, è promosso dal Quartiere 3 ed inizierà alle 18,00 e, oltre all’autore, parteciperanno la dottoressa Maria Rosaria Filoni (della Società Italiana di Analisi Bioenergetica SIAB) e il dottore Cristiano Rocchi (della Società Italiana Psicoanalisi SIP).
Il libro è il primo documento esaustivo del vissuto di un terapeuta in questo specifico, creativo approccio di psicoterapia.
Il titolo del volume si ispira ad un’affermazione di Wilhelm Reich che riteneva che nella psicoterapia c’è sempre l’incontro tra “due animali in una stanza”.
Christoph Helferich, filosofo e psicoterapeuta, è nato a Mörlenbach, in Germania e vive a Firenze dal 1984. Si è formato in analisi bioenergetica presso la Società Italiana di Analisi Bioenergetica (SIAB) e in psicoterapia organismica con Malcolm e Katherine Brown. È supervisore, analista didatta e direttore di training di analisi bioenergetica, condirettore della rivista Grounding.
Tra i suoi libri in lingua italiana ricordiamo la raccolta di saggi “La vita buona. La ricerca esistenziale tra filosofia e psicoterapia corporea” (Armando, Roma 2004) e la recente meditazione poetica “Via Centanni (Book Editore, Ro Ferrarese 2008). (uc)