MET

La situazione della qualità dell'aria in Toscana, a seguito dell’eruzione del vulcano islandese, anche oggi non registra significativi cambiamenti. Infatti le centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria gestite da ARPAT non hanno evidenziato valori anomali per gli inquinanti monitorati, tra i quali rivestono particolare interesse le polveri PM10 e PM2,5, rilevate su base giornaliera, e il biossido di zolfo, rilevato su base oraria.

I tecnici di ARPAT, comunque, continuano a tenere sotto continuo controllo la situazione. Il monitoraggio della qualità dell’aria in Toscana viene realizzato attraverso le 76 stazioni gestite da ARPAT. Gli inquinanti tenuti sotto controllo sono il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto, il monossido di carbonio, l’ozono, il materiale particolato (PM10 e PM2,5) e il benzene. I dati di queste stazioni sono quotidianamente disponibili sul sito Web di ARPAT e sui siti della maggior parte delle amministrazioni pubbliche.

L'arrivo della nube vulcanica dell'Islanda sopra la Toscana, fino a ora, non ha dato luogo a conseguenze rilevanti dal punto di vista ambientale anche perché sulla regione si presenta abbastanza rarefatta. Significativo anche il dato – in linea con tutte le altre centraline – della stazione di monitoraggio situata nel Casentino posta ad una altezza di circa 850 metri sul livello del mare.