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Comune di Vicchio
SCAMPIA - VOLTI CHE INTERROGANO
A VICCHIO una mostra fotografica
un percorso tematico sulla legalità
Questo sabato 9 aprile 2011 presso il Consorzio Socio Culturale San Giovanni a Vicchio, alle ore 16,30 viene inaugurata la mostra fotografica "Scampia Volti che interrogano", con la partecipazione di Davide Cerullo.
La mostra sarà aperta fino alla mattina di domenica 10/4.

L'iniziativa, che è stata realizzata dal "Centro di documentazione e di progetto don Lorenzo Milani" di Pistoia, con il contributo della Fondazione "Un Raggio di Luce", s'inserisce in un corso di formazione sulla legalità, in collaborazione con la Casa della Solidarietà e la Rete Radié Resch di Quarrata, il Coordinamento Provinciale di Libera e il percorso di cittadinanza "Albachiara" promosso dalla provincia di Pistoia.

Labirinti di cemento e palazzoni fatiscenti, giocattoli sgarrupati e pistole vere, un ‘paese della meraviglie’ per bambini ‘soldato’ che guardano il mondo con gli occhi dei criminali che gli rubano l’infanzia insieme al futuro, bambini che abbracciano speranza e disperazione tenendo in mano la morte, ma puntano lo sguardo oltre gli squallidi orizzonti.

Dopo le parole di Saviano e il film di Garrone, l’esercito della criminalità organizzata di Scampia, torna in prima linea delle fotografie di Davide Cerullo, ex bambino soldato della Camorra, che sarà presente, alle Vele di Scampia e che hanno come protagonisti i bambini di questo difficile quartiere diventato famoso anche per la presenza dominante della camorra.

Davide Cerullo, autore del libro Ali bruciate, i bambini di Scampia, spesso ripete con passione una frase molto bella:

La mia libertà non è credibile se non sposa la causa della libertà dell'altro>>.


Libertà, che contribuiamo a svuotare di significato, ignorando gli altri con la più brutale e/o sottile indifferenza. Cerullo con la sua storia personale, con le sue foto bellissime e con le pagine che ha saputo scrivere, ci richiama tutti alla responsabilità, ci sprona a guardare in faccia la realtà e soprattutto la realtà di tanti volti di bambini di Scampia, che con la nostra falsa libertà lasciamo nelle mani della Camorra.

Perciò i protagonisti di questa mostra con i loro sguardi intensi e pieni di dignità interrogano l'intera società, chiedendo di avere il diritto a intraprendere un percorso dall'indifferenza e dall'abitudine al male, alla corresponsabilità. Infatti alla loro presenza sconvolgente in luoghi abbandonati al più totale degrado, fa da contrappunto l'assenza devastante dello Stato, che ha abdicato alla sua funzione fondamentale, di dare speranza e futuro ai più deboli con la forza delle sue leggi.

Le foto di Davide hanno la capacità di fermare i volti in un silenzio assordante per l'osservatore che non può sottrarsi a un autoesame spietato e ineludibile.
Ritorna in mente l'I care, che don Milani aveva scritto su una parete della scuola di Barbiana, per imprimere nei suoi ragazzi l'imperativo etico che reagissero sempre all'ingiustizia, dovunque si manifestasse.

Anche a chi è nato alle Vele di Scampia, non sarà mai concesso di vivere una vita normale in un paese normale, se ognuno di noi non contribuirà alla formazione di una cultura e di un'etica della corresponsabilità sociale, facendo fino in fondo la propria parte.

I bambini di Scampia, come tutti i bambini del mondo, sono figli a carico di tutti, cosi come tutte le realtà che mancano di spazi,di possibilità di un vivere normale. Queste foto sono la documentazione di un vissuto a fatica,di volti che interrogano la nostra coscienza,la nostra sensibilità a promuovere la speranza,il bene comune,l'etica, come punti di riferimento.


07/04/2011 9.42
Comune di Vicchio


 
 


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